La consulenza filosofica è la più antica e integrale forma di "aiuto all’auto-aiuto"

FRANCESCO IORIO - CONSULENTE FILOSOFICO
FRANCESCO IORIO - CONSULENTE FILOSOFICO

Vi do il benvenuto sul mio sito.

La mia offerta di consulenza filosofica integra anche anche i seguenti temi:

Percorso di educazione alla meditazione 

Pedagogia della salute e prevenzione dello stress

Psicosintesi 

Holistic Design & Feng Shui



A chi si rivolge la consulenza filosofica?


- A chi patisce a causa del mondo o di se stesso (ma non è "malato")
- A chi, in un momento particolare della propria vita, cerca un aiuto professionale       per compiere un cambio di rotta
- A chi si pone domande esistenziali e ha bisogno di dialogo 
- A chi vuole migliorare il proprio stato di salute psicofisica riducendo lo stress e         aumentando l'energia vitale



Che cos'è la consulenza filosofica?


La consulenza filosofica è la più antica e integrale forma di "aiuto all’auto-aiuto". 

Soprattutto in un’epoca di incertezza e di crisi, di fronte alle difficoltà esistenziali, gli approcci di tipo „medico“, che cercano ad ogni costo di inquadrare la persona nella categoria di paziente, stabilendo patologie e prescrivendo terapie, possono essere una scelta inadeguata.

 

Ogni disagio, infatti, ha quasi sempre radici nel modo in cui si interpreta la realtà.

Per questo in molti casi è opportuno cercare un sostegno che ci aiuti nell'elaborazione delle idee, dei pensieri, dei valori. Qualcuno che ci aiuti a far luce sulla nebulosa realtà che ci circonda e ci condiziona. Un percorso che abbia come obiettivo quello di liberarsi dalle visioni del mondo acquisite passivamente e non rivolte al nostro bene, per approdare finalmente ad una filosofia personale. 

 

L'esperto in queste arti è il consulente filosofico.

Con i secoli la comprensione e la cura dell’anima si è trasformata in senso "psicologico" smarrendo il proprio senso originario e autonomia, asservendosi agli scopi della scienza, della politica, dell’economia, raggruppandosi in apparati, scuole e dogmi sempre più autoreferenziali. Fino ad arrivare oggi al predominio delle neuro-scienze, le quali, concentrandosi sul Cervello confondono il trasmettitore dell’impulso con l’origine di esso. Dal canto suo la parola „filosofia“ ha acquistato significati ambigui e devianti. Oggi è intesa nelle università come una sapere specialistico tra altri saperi specialistici, dimentica ormai della sua vocazione universale; oppure è diventata intrattenimento intellettuale televisivo o da congresso.

 

Occorre tornare a significati originari, riscoprire la vera natura delle cose.

Ogni uomo possiede un potenziale filosofico per poter raggiungere la tranquillità dell’anima ed accedere ai livelli di trasformazione personale. Questo potenziale è sepolto sotto una densa crosta formatasi nel corso dell’esistenza, frutto di conformismo, di manipolazione, di mistificazione.

 

Chiunque ambisca a lenire la sofferenza o il tedio esistenziale

(con tutti i sintomi che ad essi si accompagnano) o voglia trovare il senso del proprio stare al mondo è chiamato a risvegliare la propria latente energia filosofica, iniziando il cammino di graduale emancipazione che porta alla vera guarigione, attraverso la conquista della saggezza e della libertà interiore. La consulenza filosofica ha il compito di aiutare in questo percorso.

 

Nella consulenza filosofica il cliente non è un paziente.

Patire è per l'anima un modo di comunicare, di farsi sentire (quindi, in un certo senso, di farci sentire che siamo ancora vivi!). Se questo appello non viene ascoltato allora può diventare sofferenza più profonda e dare origine a problemi fisici. 

 

Obiettivo della consulenza è soltanto in una prima fase lenire il disagio di una situazione problematica. Il fine reale è per il cliente trovare la propria filosofia di vita. Soltanto trovando la propria filosofia esistenziale l'essere umano smette di essere vittima dei propri limiti autoimposti e delle circostanze esterne. Ed è a questo punto che inizia a vivere pienamente, ponendo fine alla sua peregrinazione da un disagio all'altro, tra auto-sabotaggi e auto-commiserazioni.

 

In un certo senso è come rinascere, di una vita che noi diamo a noi stessi. Nulla del passato viene rimosso o rinnegato, ma tutto, anche le nostre miserie vengono integrate, reinterpretate, trasformate in fonte di energia.. Luci e ombre vengono sintetizzate sotto il segno di un nuovo centro di gravità.

 

Questo nuovo centro non è il nostro piccolo "io", attore involontario (o comparsa) di un film di cui non capisce la trama. Si tratta invece di un nuovo "Io", regista consapevole di una storia unica, irripetibile, preziosa. La propria storia. O, meglio, la propria filosofia.



Alcuni temi


  • Dialogo interiore. Spostare l'attenzione dal rumore di fondo ed i miliardi di impulsi che ci circondano, verso una voce più autentica e personale. La sola che vuole davvero il nostro bene. Imparare a porsi le giuste domande per trovare le risposte che stiamo cercando.
  • Scepsi (dal greco skèpsis). Imparare a mettere in dubbio i dogmi in cui consiste il mondo in cui viviamo, usare il dubbio critico come formidabile strumento quotidiano. quindi ripensare se stessi sotto una nuova luce.
  • Demistificare la realtà, con le sue chimere e le sue illusioni. Allontanarsi dal pensiero comune omologante dell'"uomo massa".  
  • Emancipazione dai modelli imposti (apertamente o surrettiziamente) dai mass-media, dagli opinion leader. dalla moda. 
  • Entelechia e Darma. Diventare ciò che si è. Come ogni essere vivente anche l'uomo risponde alla chiamata del suo potenziale da esprimere. La rosa anela il suo sbocciare; la crisalide anela diventare farfalla
  • Via dello Zen. La ricerca dell'essenziale ed il perfezionamento nella meditazione.